Sfide Ecosostenibili 7° Stagione – BuleJeans Lavanderie Industriali

Rossana Mauri Giornalista e Podcaster intervista Alberto Rossi di BlueJeans Lavanderie Industriali.

In Italia la rete industriale è popolata per il 76% da Piccole Medie Imprese, molte delle quali hanno saputo fare, scelte etiche per salvaguardare i collaboratori e la comunità che li accoglie.

Inoltre, di propria iniziativa e anticipando i tempi, hanno deciso di fare scelte ecosostenibili.

Dimostrando che il Made in Italy non è solo un brand, ma è una filosofia di vita.

Oggi scopriamo con Alberto Rossi la società BlueJeans Lavanderie, una realtà localizzata a una manciata di chilometri dalla magnifica laguna di Venezia.

Rossana: Buongiorno Alberto, raccontaci come siete cresciuti mantenendo un totale un rispetto per l’ambiente e per le persone.

Alberto: Buongiorno a tutti, io sono Alberto Rossi mi occupo di pianificazione e del controllo presso la Blue Jeans lavanderie Industriali SRL.

E’ un’azienda fondata nel 1986 da mio padre Roberto da zio Giorgio nata a Cavarzere in provincia di Venezia.

Cavarzere è da sempre un distretto tessile molto forte trainato sin dagli anni 80 da quelli che erano i principali Brand di Jeans che stavano nascendo.

Brand che poi si sono affermati tra i principali produttori di denim mondiali.

La nostra azienda è una lavanderia industriale anche se termine lavanderia è una semplificazione in quanto al lavaggio si sono aggiunte un insieme di lavorazioni volte nobilitare il capo.

A noi piace darci la definizione di essere un “posto dove l’artigianalità incontra la tecnologia”.

Negli anni abbiamo deciso di investire molto su innovazione e ricerca e soprattutto per noi è stato importante restare ancorati al territorio.

Rossana: Ma restare ancorati al territorio non è stato facile.

Nei decenni appena passati c’è stato il fuggi fuggi delle aziende produttive alla ricerca di paesidove produrre con un terzo del prezzo della manodopera.

Quindi restare è stata una sfida importante, perché lo avete fatto?

Alberto: Per garantire ai nostri clienti un knowhow e un’expertise di alta qualità.

Evitare di delocalizzare è stata un’alternativa strategica, valutata negli anni, che ha dato i suoi frutti.

La volontà di rimanere ancorati al territorio ha potuto garantire un Made in Italy d’eccellenza che è diventato la base del nostro lavoro.

La sostenibilità etica é un tema nel quale noi abbiamo sempre creduto, e abbiamo sempre investito nella formazione ai nostri collaboratori.

Poi ci siamo concentrati sui temi dell’innovazione acquistando macchinari sempre più evoluti.

In questo modo siamo passati dal solo lavaggio, come veniva fatto nella prima metà degli anni 80 con un paio di prodotti chimici, a una moltitudine di prodotti per dare effetti diversi ai capi.

Abbiamo acquistato macchinari per tingere, macchine con i manichini speciali per ottenere degli effetti vissuti sul capo.

Abbiamo fatto scelte verso prodotti chimici sempre più sostenibili e nuove tecniche applicative, il tutto unito a quello che è un discorso di manualità.

Rossana: Magnifico ma come mi dicevi le macchine fanno quella funzione specifica e sempre con lo stesso risultato, magari bellissimo ma sempre quello.

Ma a voi tutto questo non è bastato perché la differenza la fanno le persone.

Alberto: Si, Negli anni siamo arrivati a contare oltre 100 dipendenti, attualmente siamo invece una quarantina.

Tutto ciò che è stato fatto si deve ovviamente la lungimiranza e alla dedizione di mio padre di mio zio.

Ma tenendo conto che è grazie al personale che siamo riusciti a innovare e a creare nuove immagini per la nobilizzazione del jeans.

Sicuramente buona parte del successo è dovuto a loro e anche alla formazione continua che cerchiamo di offrire.

Un motivo di orgoglio è stato di essere riusciti a portare alla pensione tre dipendenti negli ultimi anni, e sono persone con le quali si era partiti già nell’86!

Capisci che è una soddisfazione dal punto di vista imprenditoriale vedere che c’è chi ha creduto in noi da subito e ci ha consentito di ottenere risultati di cui stiamo parlando oggi.

Rossana: Avete messo in campo investimenti importanti con i quali avete ottenuto un considerevole risparmio nei consumi e diverse certificazioni?

Alberto: Acquisire macchinari di ultima generazione ci ha consentito di implementare i lavaggi ad ozono riducendo fino quasi ad eliminare l’utilizzo di prodotti chimici.

Lavaggi fatti coi nebulizzi che sono una sorta di nebbia che viene messa all’interno della macchina per andare a ridurre drasticamente fino al 90 % il consumo d’acqua.

Abbiamo acquistato ormai da dieci anni dei macchinari al laser che replicano molti trattamenti che prima venivano effettuati manualmente o con l’utilizzo di prodotti chimici.

Poi abbiamo deciso negli anni di certificarci in ordine: ISO 9001 e si parla ormai di vent’anni fa, che è la certificazione per il sistema gestione della qualità.

ISO 14001 e sono 10 anni che abbiamo ottenuto questa certificazione e riguarda la gestione della qualità e la tutela ambientale.

E infine la più recente anche se in realtà sono già 5 anni, abbiamo abbracciato il protocollo ZDHC.

Un protocollo che attesta che tutte le nostre lavorazioni sono allineate con le norme che, anno dopo anno, riducono l’impatto ambientale.

Se volete restare aggiornati in merito a BlueJeans Lavanderie Industriali seguite il sito:

https://www.bluejeanslavanderie.com/

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Voci narranti di: Rossana Mauri e Alberto Rossi

Musiche di: raccontipodcast.com

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