Keep Clean and Run

Rossana Mauri Giornalista e Podcaster intervista Roberto Cavallo.

Grande divulgatore e creatore dell’evento Keep Clean and Run ovvero correre per raccogliere rifiuti.

Come nasca quest’idea?

 Roberto: Unendo i puntini come dice Steve Jobs. In questo caso il primo puntino è la conoscenza che esistono una quantità di rifiuti abbandonati nell’ambiente.

Il secondo che questi rifiuti viaggiano a causa dei fenomeni meteorologici. I

l terzo puntino è stato copiare un amico che corre in montagna per passione.

E lì ho pensato: posso farlo anch’io partendo dalla montagna arrivando al mare, seguendo il percorso dei rifiuti.

Correndo raccolgo i rifiuti e soprattutto, posso raccontare cosa ho trovato e le conseguenze che questi oggetti generano nell’ambiente.

Così nasce Keep Clean and Run.

Infine, si tratta di fare una scelta!

Il cambiamento è una rivolta interiore verso ciò che ci offende, ciò che ci manca.

Cambiare significa scegliere cosa si vuole perseguire. 

Raccontaci di incontri con persone che ti hanno emozionato durante la “corsa”.

 Roberto: Il sentiero è la traccia che ha lasciato qualcuno prima di noi.

Spostarsi a piedi crea relazioni, chi va a piedi si ferma e chiacchiera con le persone.

Ti racconto un caso, eravamo in montagna a 1500 metri non lontano tra Avigliana a almeno una decina di chilometri dall’ultima casa e incontriamo una signora anziana. Raccontiamo orgogliosamente che stiamo andando a Torre Pellice, e lei ci dice che quando andava a vendere i suoi formaggi quel percorso lo faceva tutti i giorni!

Poi ci sono gli incontri con i bambini e con i ragazzi delle scuole che accolgono me e la mia squadra come se fossimo degli eroi.

Perché ti vedono arrivare sudato, di corsa e per loro in quel momento sei come i supereroi dei cartoni animati.

La loro spontaneità il loro messaggio è molto forte.

Ma, in merito alla mentalità, com’è che viene in mente alle persone di gettare per strada, ovunque siano, ciò che scartano?

Roberto: la cause sono molte a partire dal nostro codice genetico è di una complessità pazzesca.

Alcuni gesti sono ereditari, primitivi e derivano da comportamenti ancestrali come quello di gettare lo scarto dietro le spalle dopo aver mangiato.

Poi c’è una mancanza di informazione incredibile: noi abbiamo dei servizi a disposizione che paghiamo con le nostre tasse ma che ignoriamo.

Per esempio meno del 50% della popolazione sa che un elettrodomestico puoi lasciarlo gratuitamente dove compri quello nuovo e il negoziante deve ritirarlo per legge.

Prendo una metafora dallo sport: tutti gli sportivi hanno un allenatore che tutti i giorni dice loro come si devono allenare e stare in campo.

Noi abbiamo bisogno di qualcuno che ci dica tutti i giorni come stare sul nostro pianeta rispetto alle regole del gioco di questo pianeta.

Ecco parlando di comunicazione, ovvero il passaggio delle notizie da una persona all’altra.

Tu che hai sensibilizzato migliaia di persone, che cos’è che fa nascere quella scintilla che induce cambiamenti concreti?

Roberto: Non dobbiamo cadere nell’illusione che uno solo sia il mezzo di comunicazione risolutivo.

Penso che ogni mattoncino è utile da questo podcast da qualunque articolo.

Forse quello che porta le persone a cambiare deve creare emozione, perché è l’emozione che ci porta ad agire.

Nel tema dei rifiuti abbandonati e della corsa credo che la vista sia il senso da emozionare.

Noi passiamo nelle strade e non vediamo più i rifiuti siamo assuefatti.

Chi viene anche una volta a correre con me e a cui io do i guanti e un sacchetto, finita la sessione di corsa mi scrive: “Non sai quanti rifiuti adesso vedo! Prima non li vedevo!”

Se volete rimanere aggiornati in merito all’evento Keep Clean and Run, potete seguire il sito:

https://keepcleanandrun.com/

e i social:

https://www.linkedin.com/in/roberto-cavallo/

https://www.facebook.com/profile.php?id=100009125230055

Voce narrante di: Rossana Mauri – Roberto Cavallo

Musiche di: raccontipodcast.com

Creative Commons