Ley.Beer – Come ottenere farina dalla birra.

Sfide Ecosostenibili – Ley.Beer

Rossana Mauri Giornalista e Podcaster intervista Roberta Prandoni Prodoct manager  presso ley.beer.

Una start up inserita nell’economia circolare nell’ambito dell’alimentazione.

Recupera materiale di scarto della lavorazione della birra per fare una farina.

Come nasca quest’idea?

Roberta: Da oltre due anni studiamo e sperimentiamo come lavorare la trebbia cioè lo scarto dalla produzione della birra.

Attraverso un processo di essicazione e macinatura lo trasformiamo in nuova farina.

Oggi siamo pronti per portare il concetto di upcycling sulla tavola di tutti i giorni.

Come funziona il processo di trasformazione, cosa inserite per riportare sulla tavola un prodotto che era uno scarto alimentare?

Roberta: Immaginatevi le trebbie come un enorme porridge marrone, dai sentori tostati ed erbacei.

Come sapete il nostro territorio è ricchissimo di birrifici grandi o anche realtà artigianali.

Per queste aziende le trebbie sarebbero un prodotto da smaltite e un costo.

Noi le ritiriamo e le trasferiamo nel nostro stabilimento di Fanzolo, dove vengono lavorate nelle 12 ore successive.

Garantiamo così la massima sicurezza alimentare.

Attraverso il nostro processo brevettato, senza inserire altri ingredienti, pressiamo, essicchiamo e maciniamo.

Manteniamo così tutti i principi attivi: le fibre inalterate, le proteine, i sali minerali.

L’unico ingrediente è un’essicazione controllata ad altissima tecnologia.

Che, come dicevo, abbiamo sviluppato in oltre due anni di studi.

Otteniamo così una farina di diverse granulometrie che può essere adatta ai diversi usi.

Quali prodotti realizzate?

Roberta: Noi realizziamo solo la farina.

Nell’ottica di creare rete affidiamo la produzione a realtà artigianali del territorio.

Che a loro volta producono pasta, grissini, snack salati e biscotti.

Che gusto hanno, che sentore hanno questi prodotti?

Roberta: I prodotti che ne risultano sono ricchissimi di fibre e proteine, hanno un bel colore tostato, una texture rustica e un gusto delicato erbaceo.

E, tranquilli, non sanno di birra ma fanno bene a noi e all’ambiente.

Quali sono i clienti interessati ai vostri prodotti?

Roberta: I nostri clienti ideali sono tutti coloro che amano il buon cibo: buono con il nostro corpo e buono con il pianeta.

Consumare questi prodotti è una scelta alla portata di tutti quelli che amano mangiare cose sane.

E soprattutto per le persone che credono che anche le piccole scelte quotidiane possano fare la differenza.

Ma se volessimo provarli, dove li troviamo?

Roberta: Proporzionalmente alla nostra forza produttiva per il momento siamo distribuiti nei negozi del territorio.

Ci affideremo ai social per diffondere i punti vendita nei quali siamo commercializzati.

Ma soprattutto vogliamo creare una community di persone appassionate al buon cibo e anche all’ambiente.

Progetti per l’immediato futuro?

Roberta: Intanto vogliamo aumentare i prodotti realizzati con la nostra farina e produrla con consumi energetici sempre più bassi.

Ma ciò che ci sta più a cuore é di portare il concetto di upcycling nell’alimentazione quotidiana di quante più persone possibili.

Se volete rimanere aggiornati sui nuovi prodotti, potete seguire Ley Bee al sito:

https://ley.beer/

e sui social:

https://www.facebook.com/leyfarinadibirra

https://www.instagram.com/leyfarinadibirra/

Testo di: Rossana Mauri

Voce narrante di: Rossana Mauri e Roberta Prandoni

Musiche di: Raccontipodcast.com

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